La Final Six di serie A1 di ginnastica ritmica è ormai alle porte. Domenica 30 aprile al Palasport Gianni Asti di Torino (diretta su La7), la Raffaello Motto proverà a salire sul podio per la terza volta negli ultimi 4 anni, dopo il terzo posto del 2020 e il secondo del 2022. Per riuscirci, sarà chiamata a superare l’Armonia d’Abruzzo di Chieti nella semifinale dell’evento conclusivo del campionato. La società viareggina ha chiuso la regular season in terza posizione, grazie ai due terzi posti nelle prove di Cuneo e Ancona e al secondo in quella di Desio. La squadra sarà composta da Chiara Vignolini (capitano), Darja Varfolomeev, Sofia Sicignano, Chiara Puosi, Arianna Musetti, Juna Campomagnani e Chiara Badii.
Donatella Lazzeri, direttrice tecnica della Motto, come giunge la squadra a questo appuntamento così prestigioso?
“Le ragazze stanno lavorando bene e con intensità, come sempre. Sono concentrate, consapevoli delle difficoltà della semifinale. L’allenatrice Francesca Cupisti e l’intero staff tecnico da me diretto stanno mettendo tutto l’impegno possibile per preparare al meglio questa gara”.
Che sfida sarà contro l’Armonia d’Abruzzo?
“Incontreremo un avversario che abbiamo affrontato e battuto un anno fa, conosciamo il suo valore. Sarà fondamentale esprimerci al top, per guadagnarci l’accesso alla finale. Se dovessimo farcela, a quel punto ce la giocheremmo in totale serenità: il secondo posto sarebbe un risultato straordinario, come il terzo. Il primo, onestamente, è inarrivabile, perché Fabriano ha qualcosa in più rispetto alle altre società”.
Sei convinta che la squadra si sia espressa al massimo delle proprie possibilità nella regular season?
“Per alcune ci sono ancora grossi margini di progresso. In particolare, le più giovani, che devono acquisire esperienza: è un processo naturale. Nel 2022 abbiamo disputato una Final Six strepitosa, superarci sarebbe incredibile”.
Nelle tre prove della regular season la Motto si è presentata con una formazione sempre diversa: la competizione interna contribuisce a migliorare le performance individuali?
“La competizione interna aiuta perché ci permette di avere delle eccellenze assolute in ogni attrezzo. Siamo una delle pochissime società in Italia che possono vantare un organico così competitivo per quantità e qualità”.