Quello scudetto, da sempre visto come un sogno e ora finalmente conquistato, è il coronamento di un percorso costruito nel tempo, con dedizione, sacrificio e una passione infinita, altro che exploit. La Raffaello Motto è campione d’Italia a squadre di ginnastica ritmica per la prima volta nella sua lunga e gloriosa storia, che con questo meritato trionfo raggiunge uno dei punti più alti. Il capolavoro si è compiuto sabato a Torino: il 17 maggio 2025 è una data che resterà scolpita negli occhi, nella memoria e nei cuori di chi l’ha vissuta. Al Pala Gianni Asti, la squadra viareggina è stata infatti trascinata da una tifoseria grande nei numeri e nel supporto, a riprova del profondo senso di attaccamento ai colori biancoblù che unisce le ginnaste di ieri e di oggi.

La Motto è riuscita a spezzare l’egemonia di Fabriano, che durava incontrastata dal 2017: basterebbe questo dato per restituire l’idea della portata dell’impresa realizzata dalla società della presidente Lucia Pieraccini, da anni stabilmente ai vertici nazionali della ritmica per i risultati collezionati sia a livello individuale sia a squadre. Uno scudetto dal valore immenso, soprattutto perché ottenuto con una formazione giovanissima, con diverse atlete al debutto assoluto nella Serie A1. Dopo essersi piazzata terza nel 2020 e seconda per tre campionati di fila (dal 2022 al 2024), la Motto ha sensibilmente rinnovato l’organico. Una scelta obbligata, considerando che Sofia Sicignano e Chiara Badii sono entrate nella Squadra Nazionale Senior (le Farfalle) con la prospettiva di partecipare ai Giochi Olimpici di Los Angeles 2028: un altro prestigioso riconoscimento all’operato della società. Anche loro, a Torino, dopo un’esibizione che ha incantato il pubblico, hanno condiviso con le compagne la gioia per il tricolore.

La campionessa olimpica e mondiale in carica Darja Varfolomeev è stata la leader tecnica e carismatica di un gruppo che ha visto in lei un modello da seguire, in pedana e fuori. Oltre alla sua infinita classe, ha portato esperienza e abitudine alle vittorie. Insieme a lei, Chiara Puosi (la capitana), Bianca Vignozzi, Martina Bonuccelli, Ester Lena, Viola Pannacci e Melissa Musacci sono le ginnaste, quasi tutte costruite in casa, che hanno portato la Motto sul tetto d’Italia. Sul podio hanno mostrato con fierezza una bandiera con raffigurato il Burlamacco, a testimonianza di come la società viareggina sia profondamente connessa con la città, oltre a essere una delle sue eccellenze, non solo sportive.

Nella semifinale della Final Six la Motto ha superato per 11-9 la Forza e Coraggio di Milano, per poi prevalere nella finale a 3 con Fabriano e San Giorgio ‘79 Desio: Martina Bonuccelli e Darja Varfolomeev hanno conseguito i migliori punteggi al cerchio (25.767) e alle clavette (30.767), portando in dote alle viareggine 3 punti ciascuna. Ester Lena e Bianca Vignozzi si sono invece piazzate seconde alla palla (24.333) e al nastro (25.933) guadagnando entrambe 2 punti. Le viareggine ne hanno totalizzati 10, uno in più di Fabriano (9), mentre Desio ha chiuso con 5. E a quel punto, tra euforia e incredulità, è cominciata la festa.

“Abbiamo dato forma a qualcosa di enorme, immenso, più grande di qualsiasi aspettativa. Per noi lo scudetto non è mai stato un’ossessione, né il fine ultimo del nostro lavoro: la priorità è sempre stata la crescita delle ragazze, sul piano tecnico e umano, perché lo sport è una straordinaria palestra di vita. Le abbiamo accompagnate in questo cammino stimolante sino a farle approdare in un contesto di livello altissimo, dando loro una fiducia che è stata ampiamente ripagata. Lo scudetto è il giusto premio a un lavoro di squadra che coinvolge tutto lo staff e ogni figura che ogni giorno dà il massimo per far progredire queste atlete. La maggior parte di loro proviene dal vivaio, sono cresciute qui, in palestra, sin da piccole: vederle sul gradino più alto del podio è un’emozione difficile da spiegare”, afferma la direttrice tecnica della Motto Donatella Lazzeri, che coordina lo staff composto da Francesca Cupisti (allenatrice), Silvia Nicolini, Chiara Vignolini (coadiuvatrici tecniche), Rebecca Cupisti (fisioterapista) e Beatrice Paoleschi (coreografa).

“Un grazie speciale – aggiunge Lazzeri – va a tutte le ginnaste presenti e passate; alle allenatrici, che le hanno messe nelle condizioni per esprimersi al meglio; alla società, che non ci fa mai mancare niente; agli sponsor, che ci assicurano un fondamentale supporto; al Centro Giovani Calciatori, per la collaborazione per l’utilizzo del palazzetto; ai genitori, per la fiducia”.

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