La Final SIX era l’obiettivo che ci eravamo poste per questo campionato. Beninteso era un obiettivo con l’idea di volare alto per niente scontato. Un Campionato Nuova formula… uno stop di 3 mesi, un’estate difficile… Ogni volta non è semplice ripartire… che dire? 2006-2020 dopo 14 anni le medesime emozioni. L’orgoglio di essere una squadra dentro… una squadra da creare… da amare da coltivare. Ogni anno ricreare la forma delle ragazze… le motivazioni, la voglia di superarsi di fare bene, lo spirito di gruppo la magia di un team. Serie A un’emozione unica per noi e per le ragazze: ogni anno new entry, battesimi della pedana per alcune, certezze e fondamenti per le big come Chiara Vignolini e come tutte le altre nostre capitane storiche da Francesca in poi! Un banco di prova meraviglioso che merita di vivere e far vivere questa vita da pazzi scatenati. Orgogliose della nostra squadra che ci segue e si migliora, di queste splendide ragazze che scelgono di vivere la magia della ginnastica ritmica piuttosto che la vita da “normali adolescenti” pensando che nessuna emozione può essere paragonata alla pedana all’adrenalina della gara alla ginnastica ritmica.
Il nostro obbiettivo è Essere una squadra competitiva nel contesto poi sarà il campo e il momento che decideranno il risultato finale.
La nostra squadra è particolare proprio per la diversa personalità espressa dalle ragazze in pedana. Fin dai miei primi anni ho sempre cercato di individuare le migliori caratteristiche della motricità delle mie atlete e di metterle in evidenza nelle composizioni, di non uniformarle ma di rispettare la loro unicità ed esaltarla dalla scelta musicale alla tipologia dei movimenti. Per questo ho allenato Francesca come una saltatrice facendo perno sulla sua forza di carattere che era sopita ma sapevo fosse la sua parte migliore, “pulito” l’energica Martina Schepis dei tempi come una danzatrice modern, esaltato l’espressività di Letizia Berti. Francesca continua su questa lunghezza d’onda per cui la nostra squadra risulta poliedrica e varia.
L’inarrestabile e prorompente Chiara Vignolini dotata di una potenza eccezionale che evidenzia nel gioco coordinativo delle sue performance, Sofia Sicignano dalle belle linee, elegante e raffinata, Linda Viani lavoratrice d’eccezione e dotata di ottime capacità psico-fisiche tenace e instancabile , la simpatica Juna dalle lunghe gambe purtroppo alle prese con il recupero di una frattura che avrà modo di dimostrare presto tutto il suo valore, la piccola Chiara Puosi che dobbiamo “domare” ogni giorno per la sua infinita energia che solo Francesca riesce a controllare e altrettanto la vivace e sorridente Alessia, la generosa Sofia, e la inarrestabile Arianna che hanno gareggiato in prestito aiutando altre società ma che noi sentiamo parte della squadra. Un discorso a parte Sara Rocca come Junior d’eccezione, tra le migliori d’Italia in attività Internazionale ha dato un contributo tecnico e in punteggio eccezionale nelle prime due prove. Ha un grande merito nella conquista del 4° posto finale. Purtroppo il destino ha voluto che Sara non potesse vivere il sogno del Campionato europeo preparato passo dopo passo insieme a Francesca negli ultimi tre anni.
Un ringraziamento particolare a Katsiaryna Halkina che ci ha regalato due performance eccezionali chi mai potrà dimenticare le clavette di Eboli? Una bellezza e semplicità tipica dei grandi una gran bella ginnastica.
– Cosa vuol dire per voi “essere squadra”?
Essere una squadra vuol dire avere un unico cuore dare tutti il proprio contributo per un risultato sportivo ma soprattutto essere animate dal medesimo amore verso la ginnastica e lo sport, vivere nel rispetto gli uni degli altri seguire un unico capitano avere modelli di comportamento comuni pur nel rispetto delle differenze individuali, cantare in coro e a canone. Tanto di questo successo è merito di Francesca che giorno dopo giorno veicola modelli e valori positivi verso le ragazze ringiovanisce i miei concetti tecnici, principi e valori vivendo la pedana con le ragazze guidandole con determinazione.